
Il solare termico è un sistema semplice e veloce per riscaldare l’acqua sanitaria ed ottimizzare i costi, ed è in grado di ottimizzare la produzione di acqua calda in funzione del livello di irraggiamento. Inoltre, grazie all’elevata performance dei collettori solari, la temperatura dell’acqua sarà sempre quella ideale per te! Ti offre l’efficienza tecnologica e ecosostenibile.
- design compatto
- installazione facile su tetti piani o inclinati; manutenzione ridotta
- resistenza testata contro la grandine e garanzia contro gli agenti atmosferici
- bollitore protetto anti-corrosione
- certificazione di qualità
Come funziona il solare termico
Il solare termico serve a produrre energia termica sfruttando l’incidenza dei raggi solari sui suoi collettori. Un impianto di questo tipo, infatti, è costituito da uno o più pannelli solari e da un serbatoio di accumulo. Quest’ultimo serve ad immagazzinare il calore trasferitogli dal fluido termovettore che, passando attraverso i collettori, si riscalda grazie all’energia solare. L’energia termica accumulata può essere sfruttata sia per la produzione di acqua sanitaria ed in casi specifici può essere integrato al riscaldamento dell’abitazione.


Come integrare il solare termico
Un impianto di questo tipo si può integrare ad un sistema di riscaldamento dell’acqua già esistente, oppure affiancarlo ad uno nuovo. Se l’abitazione è dotata di una caldaia, ad esempio, grazie all’integrazione con un impianto solare termico, si riduce il carico di lavoro della caldaia stessa, fornendola di acqua preriscaldata, allungandone i tempi di usura. Anche in questo caso, poiché si utilizza un’energia totalmente rinnovabile e pulita, si ha la riduzione dello sfruttamento di fonti fossili, e l’abbattimento di gran parte delle emissioni inquinanti e dei consumi energetici. Inoltre è possibile ottenere diversi benefici fiscali grazie agli incentivi.
I vantaggi del solare termico
Grazie al sopralluogo di un tecnico specializzato EcoDomoTek e grazie alla consulenza dei nostri esperti, potrete creare un sistema integrato che vi permetta di abbattere quasi totalmente i costi dell’energia e di avere un impianto moderno, ecologico e conveniente. I vantaggi in sintesi sono:
- Risparmio notevole sulla bolletta per il riscaldamento;
- Possibilità di beneficiare delle detrazioni fiscali e del conto termico per ridurre i costi;
- Possibilità di integrazione sia ad un impianto già esistente che ad uno nuovo;
- Aumento della classe energetica dell’immobile e del suo valore, dal momento che si tratta di un intervento di riefficientamento;
- Manutenzione richiesta minima;
- Benefici sull’ ambiente per via della riduzione del consumo dei combustibili fossili e quindi conseguentemente delle emissioni inquinanti.
Sistemi a circolazione naturale
Che cosa sono i sistemi a circolazione naturale
Per circolazione naturale si intende un sistema senza pressione di lavoro ovvero l’acqua entra all’interno del boiler con la pressione dell’acquedotto del paese o con l’autoclave di spinta presente nell’abitazione. . L’acqua che viene quindi prelevata dai rubinetti di casa arriva per caduta in base al dislivello che vi è dal punto di installazione del pannello alle utenze finali. I sistemi a circolazione naturale sono la soluzione impiantistica più facile ed economica per produrre acqua calda sanitaria. Si tratta di impianti solari di piccole dimensioni, realizzabili sia con pannelli piani vetrati sia con pannelli sottovuoto. Spesso i sistemi a circolazione naturale vengono proposti in kit monoblocco, completi di collettori, serbatoio, struttura di sostegno e di tutti i raccordi idraulici e gli accessori per il montaggio.
Si possono installare su tetti, terrazze, giardini e richiedono poca manutenzione. Hanno buoni rendimenti in quasi tutti i climi; in Italia sono sconsigliati soltanto per applicazioni in zone montane e dal clima particolarmente rigido, oppure per impianti di una certa dimensione. In questi casi sono da preferire sistemi a circolazione forzata.
Come funzionano
Il principio di funzionamento è molto semplice: quando il fluido contenuto all’interno dei collettori si scalda, diviene più leggero e sale di moto spontaneo verso il serbatoio d’accumulo.
Il fluido riscaldato può essere utilizzato direttamente dall’utenza (“circuito aperto”) oppure può essere limitato a circolare tra i collettori e il serbatoio (“circuito chiuso”). Nei sistemi a circuito chiuso, il serbatoio d’accumulo è dotato di uno scambiatore di calore interno: il calore accumulato dal fluido circolante nei pannelli viene così ceduto all’acqua contenuta nel serbatoio, che viene poi distribuita all’utenza finale. La maggior parte degli impianti, sia a circolazione naturale sia a circolazione forzata, sono a circuito chiuso, con il vantaggio di poter utilizzare fluidi antigelo e anticorrosivi.
Schema semplificato di un sistema a circuito chiuso
Di norma gli impianti solari non vengono dimensionati per produrre in ogni stagione tutta l’acqua calda sanitaria di cui si ha bisogno.
La copertura assicurata dal solare termico può arrivare fino al 70-80% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria e la quota rimanente deve essere prodotta con tecnologie convenzionali.


Configurazioni impiantistiche
Con caldaia istantanea
Il serbatoio del sistema solare è collegato con una caldaia istantanea, cioè priva di accumulo.
Se l’acqua in uscita dal serbatoio solare è inferiore alla temperatura impostata, un’apposita valvola deviatrice provvede a inviarla alla caldaia istantanea, che la riscalda istantaneamente prima di portarla all’utenza. Se invece l’acqua riscaldata dai pannelli è sufficientemente calda, viene convogliata direttamente all’utenza transitando attraverso una valvola miscelatrice, che ha la funzione di miscelare l’acqua calda del serbatoio solare con l’acqua fredda dell’impianto idraulico.
Questo sistema assicura l’erogazione di acqua calda a temperatura costante (di norma 45°).
Senza caldaia istantanea
Una seconda soluzione può essere quella di non avere alcun collegamento tra il sistema solare e una caldaia istantanea di supporto. In questo caso il serbatoio solare è collegato direttamente all’impianto di distribuzione dell’acqua.
E’ comunque consigliato dotare il serbatoio di accumulo di una resistenza elettrica (circa 1,5 kW per 200 litri di accumulo), per contribuire a riscaldare l’acqua in caso di sovrautilizzo e di insolazione scarsa o assente.
Sistema a circolazione naturale senza caldaia
Come scegliere la dimensione adatta alle esigenze del cliente?
Il litraggio di acqua calda che in media viene utilizzato da ogni singola persona e di circa 50 litri al giorno. Quindi per una famiglia media che chiede quale pannello è più idoneo alle sue esigenze vi si può consigliare il modello da 200 litri.
Che tipo di manutenzione necessita il sistema?
L’unico tipo di manutenzione da effettuare all’incirca ogni anno è quello di verificare se l’anodo di magnesio si è consumato ed in caso positivo sostituirlo. Il pannello necessita di lavaggio ed eventualmente aggiunta di glicole se necessario.


Solare Termico a Circolazione forzata
Quando sono necessarie quantità maggiori di acqua, o magari non è possibile posizionare il serbatoio sopra i pannelli, si utilizza questa tecnologia.
L’impianto solare termico a circolazione forzata è ideale per i climi freddi.
Questo sistema utilizza prevalentemente la tecnologia a circuito chiuso, descritta in precedenza.
Solitamente viene utilizzata una miscela di acqua e antigelo, la quale scorre dentro ai tubi grazie ad una pompa elettrica. Questo liquido si riscalda attraversando i pannelli e rilascia il suo calore all’interno del serbatoio, grazie ad una particolare serpentina che ottimizza lo scambio di calore. Questa versione più semplice differisce dalla circolazione naturale a circuito chiuso, solo per l’aggiunta di una pompa elettrica che permette di posizionare il serbatoio ovunque.
Una piccola centralina elettronica controlla la temperatura del liquido nel pannello e quella dell’acqua nel serbatoio. Per evitare sprechi di energia elettrica, la pompa viene attivata solamente quando la temperatura dei pannelli supera quella del serbatoio. Nonostante questi accorgimenti, si deve effettuare uno studio per valutare l’effettivo risparmio che una famiglia può ottenere da questo sistema, rispetto a quello tradizionale a circolazione naturale, quando è tecnicamente possibile installare entrambi.